martedì 29 settembre 2009

dal sito www.politicamentecorretto.com

Guido Castelli, neosindaco di centrodestra di Ascoli Piceno, pupillo del capogruppo del PDL al Senato Gasparri, si è fatto prendere con le mani nella marmellata

Guido Castelli, neosindaco di centrodestra di Ascoli Piceno, pupillo del capogruppo del PDL al Senato Gasparri, si è fatto prendere con le mani nella marmellata. Presentandosi al 90/mo giorno utile al Consiglio comunale con il Programma di Mandato, dopo aver sbandierato ai quattro venti di averlo scritto con tutta la sua Giunta e la sua maggioranza durante un ritiro in montagna, è stato sbugiardato dall'opposizione che passo dopo passo gli ha snocciolato gli stessi capitoli del Programma di Chiodi, Governatore della Regione Abruzzo. Scoperto l'imbroglio, si è giustificato sostenendo che la copiatura derivava dalla convinzione di importare ad Ascoli il 'modello Chiodi'. Alla fine, nonostante sollecitato al ritiro, per non cadere sotto il peso del ridicolo, ha 'costretto' la maggioranza del PDL ad approvare per il Comune di Ascoli il Programma della Regione Abruzzo.

da Sanbenedetto oggi:«Il programma di Castelli è copiato», l'opposizione abbandona il Consiglio

di Domenico Cantalamessa

Ascoli: il consigliere del Pd Corradetti individua molte affinità tra il programma del sindaco e quello del governatore dell'Abruzzo Chiodi: «E' stato fatto un copia e incolla». Il primo cittadino: «Alla base dei due programmi ci sono valori e principi che condividiamo»
ASCOLI PICENO – All'ordine del giorno del consiglio comunale di martedi pomeriggio c'erano l'approvazione della nuova macrostruttura comunale e la presentazione del programma di mandato della giunta Castelli per il prossimo quinquennio amministrativo, attraverso il quale si gettano le linee guida da seguire e le misure da intraprendere per risolvere le problematiche cittadine.
Ma ad infiammare subito la seduta è stato il consigliere del Pd Stefano Corradetti.
«Leggo il programma di Castelli e noto diversi errori – afferma Corradetti - si parla di Regione per quello che riguarda cose inerenti al Comune e di servizi comunali per quanto concerne la Sanità, appannaggio invece della Regione. Mi è venuto così il dubbio che si trattasse di un copia incolla fatto male, e controllando meglio mi sono accorto che il programma di Castelli è per buona parte identico a quello del governatore dell'Abruzzo Gianni Chiodi».
Ecco quanto scritto nelle prime righe del programma Chiodi: «Tenacia, laboriosità, onestà, capacità, talento, da qui l’Abruzzo deve ripartire. Dalle qualità e dai valori della sua gente, che hanno consentito già in passato di affrancarsi dai problemi generalizzati del mezzogiorno d’Italia e di raggiungere ottimi livelli di sviluppo».
E in quello di Castelli: “Laboriosità, onestà, capacità e talento sono qualità e valori identificativi della nostra gente e saranno queste le direttrici da cui la città di Ascoli deve ripartire per affrancarsi dai problemi della situazione attuale e raggiungere buoni livelli di sviluppo». E ancora da quello dell'ex sindaco di Teramo: «Una classe dirigente che voglia definirsi tale deve pertanto saper interpretare e valorizzare questo patrimonio, stabilendo un legame intimo ed essenziale tra amministratori e amministrati,basato su un sentimento di fiducia oggi purtroppo pressoché inesistente».
Il programma Castelli: «Una classe dirigente che possa guidare la città verso la ripresa deve pertanto saper interpretare e valorizzare questo patrimonio di valori condivisi, stabilendo un legame intimo ed essenziale tra amministratori e amministrati, basato su un sentimento di fiducia reciproca». Infine da una parte: «Una società vale meno quando sono pochi a costruire per tutti. Una buona società è quella in cui ogni persona ha la possibilità di cooperare a costruire il futuro» all'altra: «Una società vale meno quando sono pochi a costruire per tutti. Una buona società è quella in cui ogni persona ha la possibilità di cooperare a costruire il futuro».
Sono solo alcuni dei tredici esempi rilevati dal consigliere del Pd.
«Con Chiodi ci siamo incontrati spesso – replica il sindaco Castelli - ha assistito alla presentazione della mia candidatura e ci siamo confrontati sulle linee programmatiche, condividiamo valori e principi. E' il nostro padre putativo visto che per primo ha vinto le elezioni senza l'appoggio dell'Udc».
Tra i banchi di maggioranza i consiglieri hanno esortato il sindaco a non ritirare il documento, ribadendo che le linee programmatiche possono essere comuni tra amministratori dello stesso partito.
«Anche Chiodi allora è un copione - domanda Falciani (Lista Castelli sindaco) - perchè ha copiato il diritto di sussidarietà dal libro di diritto costituzionale? E lo stesso discorso vale per tutti i diritti e principi contenuti nel documento».
L'opposizione incalza con D'Isidoro, Bellini e Ciccanti: «Ero qui per parlare delle problematiche della nostra città - afferma il parlamentare dell'Udc - invece così si rischia di parlare di quelle dell'Abruzzo, se fosse stato onesto il sindaco avrebbe detto subito che il programma era ripreso da quello di Chiodi». «Ritiro del documento altrimenti saremmo costretti ad abbandonare l'aula» ha affermato Canzian (Pd)
«Chiediamo al sindaco di andare avanti - ha concluso Natali (Pdl) - è un programma aperto in cui ci sono linee programmatiche comuni al centrodestra, mentre per quello che riguarda le misure da intraprendere per la città di Ascoli ci sono pagine da riempire, perciò se l'opposizione vuole confrontarsi sulle problematiche cittadine faccia proposte serie anzichè polemiche».
Il consiglio è terminato con l'approvazione della macrostruttura con 24 voti favorevoli e 4 contrari, il resto dell'opposizione aveva già abbandonato l'aula, come annunciato, per il mancato ritiro del programma.

Pubblicato alle 17:24 del 23 09 2009

mercoledì 23 settembre 2009

Guido Castelli COPIA INCOLLA Gianni Chiodi. Dopo che Castelli aveva definito il suo programma "un Lavoro Faticoso" Corradetti lo smaschera.

Guido Castelli COPIA INCOLLA Gianni Chiodi
di Stefano Corradetti



Il lavoro è ancora da completare, ma sono 13 i passaggi rilevati finora dal sottoscritto di copiatura palese del programma di Chiodi, presidente della Regione Abruzzo, da parte di Castelli.
Esemplare è proprio il tredicesimo punto dove Castelli ha addirittura dimenticato di sostituire la parola Regione con Comune e dove parla di organizzazione informatica per l'erogazione dei servizi sanitari che, come noto, sono erogati dalla Regione e non certamente dal Comune.

1-PROGRAMMA CHIODI
Tenacia, laboriosità, onestà, capacità, talento, da qui l’Abruzzo deve ripartire. Dalle qualità
e dai valori della sua gente, che hanno consentito già in passato di affrancarsi dai problemi
generalizzati del mezzogiorno d’Italia e di raggiungere ottimi livelli di sviluppo.
PROGRAMMA CASTELLI
Laboriosità, onestà, capacità e talento sono qualità e valori identificativi della nostra gente e saranno queste le direttrici da cui la città di Ascoli deve ripartire per affrancarsi dai problemi della situazione attuale e raggiungere buoni livelli di sviluppo.
2 -PROGRAMMA CHIODI
Questo patrimonio autentico rappresenta il fondamento, il terreno su cui progettare e costruire una casa
comune, una vera “ Casa Abruzzo” in cui tutti gli abruzzesi portino il loro contributo e consentano alla nostra regione di ritrovare quello spirito e quella capacità necessari per affrontare le straordinarie sfide che l’attendono e per ambire ad un ruolo diverso che per tradizione, posizione, risorse e caratteristiche ad essa naturalmente compete, in una prospettiva non più soltanto nazionale ma quantomeno europea.
PROGRAMMA CASTELLI
Questo è il fondamento su cui progettare e costruire una visione comune della Polis vista come una vera “ Casa di tutti i cittadini”, in cui ognuno possa portare il proprio contributo, dando vita a quello spirito e a quella spinta necessari per affrontare le sfide della ripresa. E, soprattutto, per ambire ad un ruolo diverso che per tradizione, posizione, risorse e caratteristiche Ascoli Piceno merita in una visione non più soltanto provinciale, regionale e nazionale, ma proiettata verso l'Europa ed il mondo.
3-PROGRAMMA CHIODI
Perché ciò sia possibile è necessario riscoprire l’orgoglio della nostra identità e del nostro
senso di appartenenza, la voglia di fare e di osare per restituire all’Abruzzo quella dignità vilipesa da una stagione politica deprecabile e per intraprendere con rinnovato vigore un virtuoso percorso che consenta di rispondere alle reali esigenze delle persone e di raggiungere i più ambiziosi obiettivi.
PROGRAMMA CASTELLI
Perché ciò sia possibile è necessario riscoprire l’orgoglio della nostra identità e del nostro senso di appartenenza, la voglia di fare, per intraprendere con rinnovato vigore un virtuoso percorso che consenta di rispondere alle reali esigenze delle persone e di raggiungere i più ambiziosi obiettivi.
4-PROGRAMMA CHIODI
Una classe dirigente che voglia definirsi tale deve pertanto saper interpretare e valorizzare
questo patrimonio, stabilendo un legame intimo ed essenziale tra amministratori e amministrati, basato su un sentimento di fiducia oggi purtroppo pressoché inesistente.
PROGRAMMA CASTELLI
Una classe dirigente che possa guidare la città verso la ripresa deve pertanto saper interpretare e valorizzare questo patrimonio di valori condivisi, stabilendo un legame intimo ed essenziale tra amministratori e amministrati, basato su un sentimento di fiducia reciproca.
5-PROGRAMMA CHIODI
Questo recupero identitario deve partire dalla riscoperta dei talenti e delle tradizioni della nostra terra per trasformarli in valore; tre allora saranno le ideali linee guida alla base dell’azione:
• censimento delle tradizioni produttive, culturali, storiche, artigiane, geniali, agricole, artistiche, marinare, montane dell’Abruzzo e della sua Gente; messa “a capitale” e avvio di
una nuova epoca di rivitalizzazione e valorizzazione della nostra Terra;
• censimento e selezione degli Abruzzesi da “rimettere” al Lavoro e alla Speranza di Futuro:
da subito partirà un laboratorio territoriale di Formazione ai Mestieri, alle Professioni e ai
Talenti perduti nel tempo;
• imprenditorializzazione dei giovani abruzzesi (studenti, disoccupati, sotto-occupati, marginali, senza-casa e senza-voce) e, non meno fondamentale, della “Nobilità dei Vecchi” (pensionati, emarginati, soli, sfiduciati, gente viva che avrebbe tante cosa da dire e da fare ma che nessuno più ascolta, che nessuno più considera). Dall’alleanza, dalla messa a Sistema di queste due grandi Forze che solitamente sprechiamo e umiliamo, nasce la Speranza del Futuro come radicamento e messa a frutto del Passato.
PROGRAMMA CASTELLI
Questo recupero identitario deve partire dalla riscoperta delle idee e delle tradizioni della nostra straordinaria terra ascolana, per trasformarli in valore e dare vita ad una nuova epoca contraddistinta dalla vitalità del territorio, dall'intraprendenza dei giovani e dalla valorizzazione della nostra Città.
6-PROGRAMMA CHIODI
Una società vale meno quando sono pochi a costruire per tutti. Una buona società è
quella in cui ogni persona ha la possibilità di cooperare a costruire il futuro.
PROGRAMMA CASTELLI
Una società vale meno quando sono pochi a costruire per tutti. Una buona società è quella in cui ogni persona ha la possibilità di cooperare a costruire il futuro.
7-PROGRAMMA CHIODI
La sussidiarietà, dunque, come motore della speranza dell’Abruzzo, perché sussidiarietà
vuol dire che ognuno abbia la sua opportunità e che il desiderio di ciascuno possa
esprimersi.
PROGRAMMA CASTELLI
Sussidiarietà vuol dire che ognuno abbia la sua opportunità e che il desiderio di ciascuno possa liberamente esprimersi.
8-PROGRAMMA CHIODI
La sussidiarietà quindi, non più come mera enunciazione, bensì come principio-valore che si fa strumento e mezzo reale per il perseguimento di tutti gli obiettivi di sviluppo della regione.
Il ricorso alla sussidiarietà, alle energie di base e alle risorse della persona dovrà essere inteso nella sua esplicazione concreta; per questa ragione sarà istituita una delega alla sussidiarietà, che rimarrà nell’ambito delle competenze del Presidente della Giunta, allo scopo di elaborare proposte che applichino la sussidiarietà nei seguenti ambiti: attività produttive profit e no-profit, servizi di pubblica utilità, educazione, formazione, lavoro, sanità e servizi alla persona.
PROGRAMMA CASTELLI
Un principio-valore che si fa strumento e mezzo reale per il perseguimento di tutti gli obiettivi di sviluppo della città attraverso l’elaborazione, in un contesto di pari dignità tra i settori della società, di proposte che applichino, in particolare, la sussidiarietà nei seguenti ambiti: attività produttive profit e no-profit, cultura, servizi di pubblica utilità, educazione, formazione, lavoro, sanità e servizi alla persona.
9-PROGRAMMA CHIODI
Riteniamo che partecipazione e trasparenza siano priorità dei processi decisionali e vadano intese come condizioni essenziali per la responsabilizzazione dell’attività amministrativa.
PROGRAMMA CASTELLI
buone prassi di trasparenza amministrativa che, in una logica di doverosa responsabilizzazione dell'agente pubblico, rappresentano una priorità nell'ambito dei processi decisionali e vanno intese come condizioni essenziali per la responsabilizzazione dell’attività amministrativa;
10-PROGRAMMA CHIODI
La Regione dovrà favorire e incrementare l’intero comparto della ricerca scientifica, strumento capace di assicurare in modo costante la crescita e lo sviluppo del territorio abruzzese.
La funzione della Regione sarà pertanto quella di caratterizzarsi come
interfaccia tra il mondo della ricerca e quello produttivo, con lo scopo di agevolare il trasferimento a quest’ultimo delle conoscenze e delle tecnologie.
PROGRAMMA CASTELLI
Appare indispensabile favorire e incrementare l’intero comparto della ricerca strumento capace di assicurare in modo costante la crescita e lo sviluppo delle risorse del territorio, affinché possa fungere da interfaccia tra il mondo della ricerca, quello istituzionale e quello produttivo.

11-PROGRAMMA CHIODI
L’approccio alle problematiche secondo una logica di sistema consente che alla soluzione
della singola problematica consegua automaticamente la realizzazione di altri obiettivi, innescando così un vero e proprio meccanismo virtuoso, una sorta di “effetto domino” positivo che darà lo slancio verso obiettivi sempre più ambiziosi.
PROGRAMMA CASTELLI
L’adozione di una logica di sistema deve consentire che alla soluzione della singola problematica consegua automaticamente la produzione di altri obiettivi possibili, innescando così un vero e proprio meccanismo virtuoso, una sorta di “effetto domino” positivo che darà lo slancio verso mete sempre più ambiziose.

12-PROGRAMMA CHIODI
Per tornare ad essere attrattiva, polarizzare le funzioni e riqualificare il suo ruolo la Regione deve strutturarsi come una “rete”, caratterizzata da connessioni non soltanto infrastrutturali e di trasporto ma anche e soprattutto immateriali, attraverso un recupero identitario che potrà essere raggiunto anche mediante la creazione e la valorizzazione di un “brand Abruzzo”.
Governare in “rete” significa la possibilità e la necessità di fare sistema, la capacità di una
comunità di guardare ed operare in ambiti più vasti e trovare le giuste sinergie con le altre realtà.
Occorrerà pertanto considerare in termini di sistema tutti i settori e le strutture regionali
(sanità, industria, turismo, commercio,ecc.) attraverso una rinnovata metodologia amministrativa e gestionale dei processi organizzativi.
Operare in termini di “rete” consentirà:
• la razionalizzazione e la riduzione dei centri di spesa e dei costi di gestione;
• una maggiore espressione delle potenzialità dell’Abruzzo, inserito in un contesto ed in un
mercato più ampio;
• la realizzazione di sinergie tra produttori di servizi ed utenti degli stessi, con incremento
delle fasce di consumo.
Occorrerà quindi individuare puntualmente le singole vocazioni e peculiarità territoriali e valorizzarle
in un' ottica sinergica, al fine di creare il tessuto connettivo dell' intero ''sistema
Abruzzo''.

PROGRAMMA CASTELLI
Del pari si osserva come per tornare ad essere attrattiva, polarizzare le funzioni e riqualificare il suo ruolo, la città dovrà strutturarsi come una “rete”. Un sistema di relazioni caratterizzato da connessioni non soltanto infrastrutturali e di trasporto, ma anche e soprattutto immateriali. Per realizzare questo obiettivo si impone un recupero identitario, la stimolazione di una cultura di sistema che si estenda a tutti i settori e i segmenti di intervento (sanità, industria, turismo, commercio, ecc.), una rinnovata metodologia amministrativa e gestionale dei processi organizzativi; la realizzazione di sinergie tra produttori di servizi ed utenti degli stessi, la valorizzazione in un’ottica sinergica delle singole vocazioni e delle peculiarità territoriali.


13-PROGRAMMA CHIODI
L'innovazione e la promozione delle Nuove Tecnologie della comunicazione
Nel breve volgere di un decennio l’avvento della rete telematica internet ed in generale la diffusione capillare delle moderne tecnologie dell’informazione, hanno eroso fortemente i tradizionali schemi sui quali era basato l’approccio ad ogni tipo di attività.
Gli interventi di informatizzazione nella Pubblica Amministrazione, così come erano concepiti fino a qualche anno fa, avevano come obiettivo principale la realizzazione di sistemi che tendevano all'incremento dell'efficienza, all'integrazione delle informazioni ed alla semplificazione dei procedimenti attraverso l'introduzione massiccia dell'automazione. Un simile modello ed i conseguenti obiettivi, seppure ancora validi, costituiscono, oggi, un requisito minimo e scontato.
In un contesto dinamico come quello odierno, il ricorso all'informatica ed alla telematica o -
se si preferisce la locuzione inglese ormai entrata nell'uso comune - all’ Information & Communication Technology (I.C.T.), è centrale per l’attuazione di un sistema sempre più integrato di processi gestionali; con il termine “e-government” ci si riferisce proprio al quadro quanto mai ampio e diversificato delle innovazioni di servizio e di processo realizzate dalle amministrazioni mediante l’utilizzo delle tecnologie I.C.T..
Il cittadino quindi non andrà più considerato un semplice utente ma parte attiva del progetto di informatizzazione. L'accesso ai servizi offerti dalla macchina amministrativa deve, oggi, avvenire in maniera il più possibile autonoma, attraverso l'uso dei media tecnologici disponibili.
Partendo dalla considerazione che l’evoluzione delle nuove tecnologie sta caratterizzando
sempre più i contesti sociali, professionali e relazionali, si promuoverà la “società dell’informazione”, attraverso iniziative che favoriranno l’acquisizione della democrazia elettronica, l’inclusione e la partecipazione attiva dei cittadini, a garanzia tanto delle pari opportunità nell’accesso alle informazioni quanto dello sviluppo equilibrato del territorio.
Obiettivo primario sarà quello di informatizzare:
• L'accesso dei cittadini e delle imprese ai servizi dell'amministrazione
• Le relazioni tra enti ed uffici
• La trasmissione di atti formali, sia all'interno della regione che verso gli enti locali
Si porteranno inoltre a regime i sistemi di protocollo informatico e di firma digitale e soprattutto
si implementera' un unico ed efficiente sistema informatizzato per i servizi sanitari.


PROGRAMMA CASTELLI
Promozione delle Nuove Tecnologie della Comunicazione
Gli interventi di informatizzazione nella Pubblica Amministrazione, dovranno favorire: l’accesso ai servizi offerti dalla macchina amministrativa, che deve oggi avvenire in maniera il più possibile autonoma, attraverso l'uso dei media tecnologici disponibili; il processo di informatizzazione dei servizi dell'amministrazione, in maniera da permettere ai cittadini e alle imprese, attraverso il miglioramento delle relazioni tra enti ed uffici, la trasmissione di atti formali, sia all’interno della regione che verso gli enti locali; l'implementazione di sistemi di protocollo informatico, firma digitale e, soprattutto, di un efficiente sistema informatizzato per i servizi sanitari.

giovedì 4 giugno 2009

lunedì 25 maggio 2009

FUGA DA ASCOLI. La città rischia di scendere sotto i 50 mila abitanti. La soluzione? Sostegno alle Giovani Coppie.



























CORRADETTI Presenta le liste a sostegno di Antonio CANZIAN. PD, Antonio CANZIAN - La Primavera di Ascoli, Di Pietro - Italia dei Valori, PRC-PDCI.






















Nella foto da sinistra: Massimiliano CATANI (che ha curato la presentazione della lista di PRC-PDCI), Stefano CORRADETTI (che ha curato 2 liste: Partito Democratico e La Primavera di Ascoli con Antonio CANZIAN), il segretario generale del Comune di Ascoli Piceno Dr. Antonino MINICUCCI, e di lato Andrea CARDILLI (Italia dei Valori)

lunedì 18 maggio 2009

Stefano CORRADETTI Candidato al Consiglio Comunale (Scheda Azzurra)

Stefano Corradetti, trentaquattro anni, celibe, è nato e vive da sempre ad Ascoli. A 18 Anni si iscrive al PDS ed alla Sinistra Giovanile nel PDS.
Nel 1995 si candida al Consiglio di Circoscrizione di Campo Parignano. Risultato primo degli eletti, viene nominato Presidente all’età di 20 anni, il più giovane in Italia.
Nel 1996 è tra i fondatori del Circolo “Enrico Berlinguer” della Sinistra Giovanile di Ascoli Piceno, nel 1998 ne diventa Segretario fino al 2005. Il Circolo passa da 37 iscritti ad oltre 130, diventando il primo della Regione. Riorganizza il Mercatino del Libro Scolastico usato, al quale, ogni anno, si rivolgono migliaia di studenti ascolani e del circondario.
Nel 1999 viene eletto Consigliere Comunale nella lista dei Democratici di Sinistra, risulta il più giovane dell’assemblea.
Nel 2004 viene confermato Consigliere Comunale. Dal 2000 al 2001 è stato responsabile di Segreteria dell’Assessorato all’Agricoltura e Trasporti della Regione Marche.
Nel 2005 con il 94% dei voti degli iscritti viene eletto segretario Comunale di Ascoli Piceno dei Democratici di Sinistra. Durante la sua segreteria, alle successive elezioni politiche del 2006 e per la prima volta ad Ascoli, un partito di Sinistra, i DS, diventa il primo della città. Dal 2001 è Vigile Permanente nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dopo avervi svolto, nel 1997, il servizio di leva. Con centinaia di interrogazioni, mozioni, interventi, comunicati, manifesti, ha portato avanti innumerevoli battaglie. Attraverso una grande mobilitazione popolare è riuscito ad impedire la chiusura del Centro Servizi Culturali. E’ stato il primo promotore della battaglia per il riconoscimento nella carta intestata del Comune della dicitura “Medaglia d’oro al Valor Militare per attività partigiana.” Ha smascherato e denunciato lo scandalo dei debiti fuori bilancio tenuti nascosti dal Comune di Ascoli Piceno per oltre 7 milioni di euro nei confronti della società Saba Spa concessionaria della sosta.

CORRIERE ADRIATICO, 18 Maggio: CORRADETTI SCRIVE AL COMMISSARIO:"Sui parcheggi un buco di 7 milioni"


venerdì 15 maggio 2009


giovedì 14 maggio 2009

Corradetti: il Comune deve 7 milioni alla Saba. «Celani ha preferito non affrontare il problema»


Ascoli Piceno - 14/5/2009, 12:49

Ascoli - Il consigliere comunale uscente, Stefano Corradetti, si rivolge al Commissario Costantini con richiesta di ricognizione dei debiti fuori bilancio con la Società Saba SpA. «Gentile Commissario, in qualità di Consigliere uscente ho denunciato più volte l’evidente sussistenza di debiti fuori bilancio del Comune di Ascoli Piceno nei confronti della società Saba Italia Spa in conseguenza degli obblighi previsti nella convenzione sulla sosta e più volte ho richiesto di conoscere la consistenza reale del debito.Stranamente, però, non ho mai ricevuto risposta né dal Sindaco, né dagli assessori, né dai dirigenti, nonostante la stessa Corte dei Conti, da me sollecitata, avesse nella propria delibera del 19 novembre 2008 ricordato al Comune di Ascoli Piceno “di verificare attentamente l’insussistenza di rischi di posizioni debitorie e di garantire nel bilancio il rispetto del principio di prudenza laddove dovessero paventarsi rischi di eventuali debiti fuori bilancio.”Sebbene la convenzione prevedesse l’obbligo reciproco di verifica del rispetto degli incassi previsti, stranamente tutta la corrispondenza su questa materia si ferma al 12 Luglio 2005, quando la società Saba reclama mancati incassi per 2 milioni e 645 mila euro con un trend negativo di oltre 100 mila euro mensili.Per il Sindaco Celani è una vera batosta mediatica. Anziché porre rimedio all’evidente disastro, preferisce non affrontare per niente il problema, lasciando correre il tempo fino alla sua uscita di scena.Nonostante gli obblighi reciproci, da quel 12 luglio 2005 non vi è stata più alcuna comunicazione ufficiale tra il Comune e la Saba sui mancati introiti.La società Saba Italia dorme sonni tranquilli: a sua tutela viene in soccorso in qualsiasi momento l’art. 9 della convenzione, che prevede che entro 2 mesi da una eventuale comunicazione il Comune debba provvedere al ripristino dell’equilibrio compromesso.Il debito stimato accumulato in questi anni è di almeno 7 milioni di euro.Le chiedo pertanto di attivarsi per richiedere ufficialmente alla Società Saba, la consistenza degli squilibri accumulatisi in modo da prendere i necessari e gravi provvedimenti che il caso richiede».

AMARCORD: IL VOLANTINO DI DENUNCIA DEL VERTIGINOSO AUMENTO DELLA PRESSIONE FISCALE AD ASCOLI. IN BARBA A QUALSIASI PROMESSA.







AMARCORD: IL MANIFESTO PER DENUNCIARE UN FATTO DI VIOLENZA AD OPERA DI ESTREMISTI DI DESTRA PROCLAMATISI ULTRAS CONTRO UN INERME EXTRACOMUNITARIO.


AMARCORD. LA BATTAGLIA CONTRO L'ABOLIZIONE DELL'ARTICOLO 18 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI.


mercoledì 13 maggio 2009

AMARCORD: una piccola sezione dedicata all'impegno politico del passato.


Questo manifesto ha costituito l'avvio di una lotta che ha portato al riconoscimento nella carta intestata del comune della dicitura "MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE PER ATTIVITA' PARTIGIANA" che il sindaco e la giunta si rifiutavano di inserire dopo la consegna della medaglia e dopo l'approvazione del decreto del presidente della repubblica che riportava la specifica dicitura.