venerdì 29 aprile 2011

25 Aprile: "Non parifichiamo gli oppressori agli oppressi"

Ascoli Piceno | Il consigliere PD Corradetti difende Canzian dall'attacco di Petracci e Fioravanti: "vogliono cancellare la storia e si appellano ancora all'appellativo comunista".


Leggendo l'attacco all'Assessore Canzian da parte dei Consiglieri Petracci Fioravanti mi sono subito chiesto: come mai rispondono ad un intervento pubblico due consiglieri che non erano neanche presenti alla celebrazione del 25 aprile al Colle San Marco?
Il sottoscritto al Colle San Marco c'è stato sia nel 2010 sia nel 2011 e non ho che potuto provare dissenso per concetti che considero irriguardosi e mistificatori soprattutto se riferiti alle parole del Presidente della Repubblica in occasione del 65° anniversario della liberazione (testo integrale su www.corradetti.it). La celebrazione del 25 Aprile non è semplicemente il ricordo della cacciata dello straniero tedesco invasore.
Teorizzare che gli italiani che operarono su fronti opposti fossero uguali perché tutti lottavano per un ideale in cui credevano senza ricordare i partigiani Ascolani caduti (anche grazie alle indicazioni dei fascisti locali).
Non una parola per il movimento di liberazione e per quanti hanno lottato per la cacciata non tedesca, come sostenuto, ma nazifascista. Non una parola per la conquistata libertà e democrazia. La Storia non si cancella, cosa che sembrano volere i consiglieri Petracci e Fioravanti. Come si possono mettere sullo stesso piano tutti coloro che hanno lottato per un ideale? Si rendono conto della pericolosità di queste loro affermazioni?
Pensiamo ai terroristi degli anni 70. Non lottavano questi per un ideale? Pensate ai Talebani che fanno stragi sacrificando la propria vita. In questo modo si parificano gli oppressori con gli oppressi. Si parifica chi ha lottato per la liberazione e chi ha aperto le porte dell'Italia e fiancheggiato i Nazisti. I Consiglieri Petracci e Fioravanti quale servizio rendono alla lotta a tutti gli autoritarismi a cui dicono di ispirarsi? Gli argomenti scarseggiano e ricorrono quindi all'appellativo "Comunista".
Con le loro teorie quale appellativo si darebbero? Canzian ha difeso il 25 Aprile che non è dei comunisti, ma anche dei tanti cattolici liberali repubblicani socialisti e di tutti quelli che hanno creduto e continuano a credere nella Democrazia e nella Libertà .
Stefano Corradetti
Consigliere Comunale
Capogruppo del Partito Democratico
29/04/2011

giovedì 28 aprile 2011

A MEMORIA DEL PREFETTO REVISIONISTA MINUNNI ECCO IL TESTO DELL'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 65° ANNIVERSARIO DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE

Facendo impropriamente riferimento all'intervento del Presidente della Repubblica il Prefetto Minunni celebra il 25 Aprile a San Marco la Liberazione come atto di cacciata dello straniero invasore (e chi ce l'ha fatto venire?) dove coloro che hanno operato su entrambe i fronti sono uguali perchè entrambe lottavano per un ideale. Non una parola per i caduti Ascolani anche grazie alle indicazioni dei fascisti locali. Non una parola per il movimento di liberazione e per quanti hanno lottato per la cacciata non tedesca, ma nazifascista. Non una parola per la conquista della libertà e della Democrazia.
Ecco il link:

http://www.quirinale.it/qrnw/statico/eventi/25aprile/2010/25aprile2010.htm

mercoledì 20 aprile 2011

REPLICA A ALBERTO FRANCO DI CITTADINANZATTIVA: CASTELLI NON E' INTERESSATO ALLA TRASPARENZA, ALL'EFFICACIA NE ALL'EFFICIENZA

Interviene Stefano Corradetti, capogruppo del Partito Democratico

Cittadinanzattiva elogia Castelli, Corradetti critico

«Non accontentarsi di atti adottati che da soli diventano poco più che simbolici»
Ascoli - «Sono rimasto meravigliato per l’encomio al sindaco Castelli e alla sua Giunta da parte di Alberto Franco, presidente di Cittadinanzattiva, in cui loda l’amministrazione per la prossima attivazione dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, la Guida ai Servizi e la Carta della qualità dei Servizi.

Ebbene, è evidente che si tratta d’interventi che rappresentano un adeguamento minimo rispetto a quanto fatto anche da più di dieci anni da altri comuni.
Certamente la “fame” d’interventi nei settori più disparati reclamati dalle Associazioni Cittadine in questi anni non è stata mai appagata. Capisco quindi che qualcuno possa entusiasmarsi per l’adozioni di atti dovuti. Il problema sta nel difendere il cittadino nella prassi quotidiana, chiedere trasparenza concreta e non accontentarsi di atti adottati che da soli diventano poco più che simbolici.
Vorrei chiedere al presidente Alberto Franco:
Si è accorto che dal 2004 nonostante le ripetute richieste non vengono forniti dati sul debito del Comune nei confronti della Società Saba che potrebbe ammontare attorno agli 8/9 milioni di Euro che inevitabilmente, in un modo o nell’altro ricadranno sulle tasche dei cittadini?
Si è accorto che le delibere e le ordinanze Comunali vengono spesso pubblicate oltre due mesi dopo che sono state adottate (termine oltre il quale non è più possibile fare ricorsi al Tar) e che delle determinazioni viene pubblicato solo il titolo e non il testo?
Si è accorto che alcuni lavori vengono divisi in più lotti in modo da poter procedere ad assegnazione a trattativa privata con mancanza di trasparenza e aggravio di costi per l’amministrazione pubblica?
Si è accorto che il programma delle opere pubbliche non viene mai eseguito nell’ordine indicato di priorità e che vengono realizzate solo meno del 20% delle opere programmate determinando una situazione di arbitrio nelle scelte che spesso diventano clientelari?
Si è accorto cha la città di Ascoli è governata senza un programma elettorale che nella sua parte introduttiva è stato copiato da quello della regione Abruzzo e che nella parte finale riporta solo titoli senza prendere nessun impegno concreto con i cittadini?
Si è accorto che nonostante le ripetute richieste, anche del sottoscritto, il Comune continua a non attivare il sistema della contabilità economica che consentirebbe di rendere leggibile e trasparente il Bilancio Comunale anche a un comune cittadino?
Si è accorto che tutte le azioni sopra riportate comportano una mala gestione della cosa pubblica con aggravio di costi sui cittadini, un crescente indebitamento dell’ente e ricadute sulle potenzialità di erogazione dei servizi?
E’ evidente, credo, che l’efficacia e l’efficienza non sono certo gli obiettivi di quest’amministrazione comunale, che, senza un programma definito, improvvisa provvedimenti per ingraziarsi di volta in volta qualche simpatia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA | Stefano Corradetti

PIAZZA DIAZ LAVORI IN RITARDO: I CITTADINI PRIVATI DELL'UNICO SPAZIO DEL QUARTIERE

Nei primi giorni di aprile sono iniziati i lavori di riqualificazione di Piazza Diaz. L’amministrazione comunale aveva garantito che il cantiere sarebbe partito i primi di marzo. La data indicata non è stata rispettata con la conseguenza che l’unico spazio fruibile dai bambini e dai cittadini di Campo Parignano durante l’avvio della primavera sarà inutilizzabile. Il cartello con l’indicazione della fine dei lavori inoltre non è stato ancora affisso.
I cittadini del quartiere, inoltre, non conoscono le scelte progettuali adottate per l’intervento non essendo stata attivata nessuna forma di partecipazione pubblica per la redazione del progetto. Le forme di partecipazione, come le assemblee pubbliche preventive, erano state promesse dal Sindaco Castelli durante sua la campagna elettorale ma evidentemente ha scelto di proseguire sulla linea dell’indegna amministrazione Celani che tanto male ha fatto alla nostra città negli ultimi dieci anni.
Si è proceduto non tenendo conto che per i cittadini di Campo Parignano, purtroppo, non ci sono alternative a Piazza Diaz. Occorre ricordare, infatti, che l’altro piccolo spazio verde del quartiere nell’area del Mercatino di Borgo Chiaro è praticamente inutilizzabile poiché nei mesi scorsi, senza avviso, l’area è stata deturpata e degradata dalla recinzione che dovrebbe essere, secondo le previsioni dell’assessore Travanti e del Sindaco Castelli, dedicata agli escrementi dei cani.
Di alternative per il futuro, poi, non se ne parla. Basta dire che nel 1999 il primo atto nei confronti del quartiere della Giunta Celani fu di stornare gli 80 milioni di lire allora disponibili per la riqualificazione dell’area antistante all’ex Caserma Vellei e di stornare anche 1 miliardo e mezzo di lire previsto per la riqualificazione della parte pubblica del complesso dell’ex Caserma Vellei. Celani promise soluzioni e finanziamenti per l’anno successivo. Sono passati 11 anni e stiamo ancora aspettando.

Ciò premesso chiedo di sapere:

  • Quali sono i motivi che hanno portato a iniziare i lavori di riqualificazione di Piazza Diaz proprio in uno dei periodi di grande frequentazione, anziché prevederli nel periodo invernale?
  • Come mai non è ancora stato affisso sul cantiere il cartello d’inizio e fine lavori e quando è prevista la fine di questi ultimi?
  • Si ritiene utile esercitare ogni azione possibile, anche nei confronti della ditta, per consentire di accorciare al massimo i tempi di esecuzione dei lavori?
Si richiede risposta scritta nei termini previsti.

IL CONSIGLIERE COMUNALE
Stefano Corradetti